Grazie all'impegno politico e alle istanze portate avanti dal deputato regionale Ismaele La Vardera, i cittadini delle Madonie vedono finalmente riaprirsi il ponte di Blufi, chiuso da due anni. La riapertura, avvenuta con il tradizionale taglio del nastro, rappresenta un grande passo avanti per la viabilità delle aree interne della provincia di Palermo, restituendo un collegamento essenziale fra i comuni del territorio.
Una battaglia per il territorio
La Vardera è stato uno dei principali promotori della riapertura del ponte, organizzando sit-in e incontri con i cittadini madoniti per sensibilizzare le istituzioni sul tema. La pressione esercitata da queste iniziative ha infatti portato l’assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Aricò ad accogliere le istanze del deputato, garantendo un impegno concreto per la ripresa dei lavori. «È solo l’inizio, da oggi le Madonie rivedono un po’ di normalità», ha detto La Vardera, aggiungendo che «questa battaglia in solitaria ha finalmente portato i risultati sperati, restituendo ai cittadini una viabilità essenziale».
Il ponte di Blufi: un intervento essenziale
La struttura, fondamentale per i collegamenti nell'area, era stata chiusa per problemi di stabilità e sicurezza, causando disagi significativi a cittadini, aziende e pendolari costretti a percorrere tragitti alternativi per due anni.
La parola ai cittadini
Per i residenti, la riapertura del ponte significa un ritorno alla normalità e un miglioramento della qualità della vita. Le famiglie, i pendolari e i turisti possono finalmente contare su un tragitto più breve e agevole. Il deputato La Vardera ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo risultato, ribadendo però che «c'è ancora tanto lavoro da fare per migliorare la viabilità nelle Madonie».
Un simbolo di rinascita per le Madonie
Il ponte di Blufi non è solo un’opera infrastrutturale, ma un simbolo di quanto la cooperazione tra istituzioni e territorio possa fare la differenza. Grazie all’azione La Vardera e alla sinergia tra enti locali e regionali, le Madonie possono