I presunti legami del deputato regionale Carlo Auteri (Fratelli d’Italia) con associazioni destinatarie di fondi pubblici e le minacce al collega in Assemblea Ismaele La Vardera, hanno di fatto scatenato le reazioni delle opposizioni, nazionali e regionali. I movimenti di fondi pubblici e le minacce del hanno anche portato un tentativo di scuse del numero due di Fratelli d’Italia in Sicilia.
Il caso
Secondo quanto denunciato da La Vardera, Auteri l’avrebbe minacciato nei corridoi dell’Assemblea Regionale Siciliana. «Non mi conosci, io sono pazzo. Ti butto di sotto, ti riempio di legnate»: queste le parole registrate da La Vardera in un audio che ha poi destato sconcerto nel mondo politico.
L’inchiesta, infatti, ha rivelato che i finanziamenti regionali destinati a "Progetto Teatrando", un'associazione culturale fondata da Auteri e registrata presso l’indirizzo della sua famiglia a Sortino, in provincia di Siracusa. Auteri, infatti, avrebbe destinato durante un maxi-emendamento nelle scorse finanziere della Regione circa 100 mila euro alla sua associazione.
Auteri, tuttavia dopo l’accaduto ha cercato di ridimensionare la vicenda, scusandosi per i toni utilizzati ma accusando La Vardera di averlo provocato. Ha inoltre dichiarato che tutti i finanziamenti assegnati alle associazioni a lui collegate sono avvenuti nel rispetto legge e che riguardano principalmente il periodo pandemico.
La Vardera, però, ha rigettato le scuse, definendole superficiali, e ha annunciato l’intenzione di procedere per vie legali. «Ho incaricato i miei legali di presentare una denuncia-querela per "minaccia a corpo politico", norma che punisce chiunque attenti con minacce ai corpi politici o ai loro membri».
Reazioni politiche
Non sono malante le reazioni delle opposizioni che hanno chiesto non solo chiarimenti sui fondi pubblici ma anche le dimissioni immediate di Auteri. Il Movimento 5 Stelle ha definito il comportamento del deputato «gravissimo e inaccettabile», sottolineando che minacce di tale natura, per di più all’interno di una sede istituzionale come l’Ars, non possono essere tollerate. «Se Auteri non si dimette, Fratelli d’Italia lo allontani», hanno detto i deputati del movimento.
Anche il Partito Democratico ha espresso solidarietà a La Vardera e condannato le minacce. Tiziano Spada, deputato regionale del Pd, e i vertici del partito in Sicilia, Anthony Barbagallo e Michele Catanzaro, hanno denunciato quella che definiscono una sistematica gestione opaca dei fondi pubblici da parte del centrodestra. «Il caso Auteri è solo la punta dell’iceberg: dal caso SeeSicily ai milioni spesi per Cannes, emergono le storture di un sistema».
Dal Pd nazionale, invece, è arrivato un appello al presidente della Regione, Schifani. Il senatore Antonio Nicita ha chiesto di bloccare i finanziamenti a eventi culturali e di istituire una commissione indipendente per indagare sulla gestione dei fondi. «Il governo regionale chiarisca subito ogni responsabilità e interrompa i meccanismi opachi di distribuzione dei fondi pubblici», ha concluso Nicita, annunciando che la questione sarà discussa anche in parlamento.